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Cartigliano: bentornate amate cicogne

E ritornata a Cartigliano in zona industriale a ridosso del fiume Brenta ad occupare il nido nell’ elevato traliccio, per il quarto anno consecutivo, la coppia di cicogna bianca selvatica dove l’anno scorso erano nati  ben 5 piccoli. – Cartigliano: bentornate amate cicogneCartigliano: bentornate amate cicogne

La femmina ha un anello identificativo  PA115 ed è nata nel 2011 all’oasi di Fagagna (Ud) fuori dalla voliera.

Grazie all intervento della Lipu e dei tecnici di E-Distribuzione il nido era stato precedentemente messo in sicurezza isolando i cavi elettrici con uno speciale nastro termoindurente per evitare l’elettrocuzione e tornare ogni anno a nidificare.

La cicogna ha sempre avuto fin dall’antichità forti significati simbolici, uno di questi e l’amore.

E fedele e monogama e resta assieme per tutta la vita.

Un legame antico tra l’uomo e la natura dove lo spettacolo si e nuovamente rinnovato.

E l’uccello selvatico più amato dalla gente, da sempre messaggera di nuove nascite.Cartigliano: bentornate amate cicogne

Una nidificazionie davvero importante, visto che la specie era stata fortemente minacciata, ed  assieme alle altre avvenute nelle province venete diventano sempre più presenza fissa nel territorio arricchendo la biodiversità.

Aveva abbandonato l’Italia già nel lontano 1700, quando storicamente viene datata l’estinzione.

Grazie a progetti di reintroduzione di associazioni e centri specializzati hanno scelto anche il bassanese diventando luogo preferito per la cova.

E questa è una  preziosa testimonianza di una nuova ricolonizzazione .

Fonte: Pianezzola Dino, volontario LIPU

La cicogna bianca (Ciconia ciconia Linnaeus, 1758), o cicogna europea,

è un grande uccello della famiglia delle cicogne, i Ciconiidae, facilmente riconoscibile per il suo candido piumaggio prevalentemente bianco, con penne nere sulle ali.

Gli adulti hanno lunghe zampe rosse e un lungo becco appuntito anch’esso rosso, misurando in media 100–115 centimetri dalla punta del becco all’estremità della coda, con un’apertura alare di 155–215 centimetri.

Le due sottospecie riconosciute, che differiscono leggermente per dimensioni, si riproducono in Europa (a nord fino in Finlandia), Africa nord-occidentaleAsia sud-occidentale (dall’est al sud del Kazakistan) e in Africa meridionale.[2]

La cicogna bianca è un uccello migratore in grado di percorrere enormi distanze, svernando in Africa dall’Africa subsahariana fino all’estremo sud del Sud Africa o nel subcontinente indiano.

Durante le migrazioni tra Europa e Africa, questi uccelli evitano di attraversare il Mar Mediterraneo deviando sul Levante a est o sullo Stretto di Gibilterra a ovest, poiché le correnti termiche d’aria da cui dipendono per il volo non si formano sull’acqua.

Si tratta di un uccello carnivoro che si nutre di una vasta gamma di piccoli animali, inclusi insetti, pesci, anfibi, rettili, piccoli mammiferi e piccoli uccelli, che caccia a terra, tra la bassa vegetazione e nelle acque poco profonde.

È un uccello monogamo, ma non si accoppia per tutta la vita. Entrambi i membri della coppia costruiscono un grande nido di bastoncini, che può essere utilizzato per diversi anni. Ogni anno la femmina può deporre una covata di solitamente quattro uova, che si schiudono in modo asincrono, 33-34 giorni dopo essere state deposte.

Entrambi i genitori, a turno, covano le uova

ed entrambi nutrono i piccoli dopo la schiusa. I piccoli lasciano il nido 58–64 giorni dopo la schiusa, continuano ad essere nutriti dai genitori per altri 7–20 giorni.

La cicogna bianca è stata valutata come specie a rischio minimo dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). La specie beneficiò delle attività umane durante il Medioevo quando i boschi vennero bonificati per lasciare spazio a piane aperte ideali per la caccia.

Tuttavia, i cambiamenti nei metodi di coltivazione e l’industrializzazione hanno portato ad un declino della specie, portandola a scomparire da certe parti d’Europa nel XIX e all’inizio del XX secolo. Recentemente, i programmi di conservazione e la reintroduzione in tutta Europa hanno portato la cicogna bianca a tornare a riprodursi anche nei Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Svezia e nel Regno Unito.

Questa specie ha pochi predatori naturali, ma può ospitare diversi tipi di parassiti; il piumaggio ospita pidocchi masticatori e acari, mentre i loro grandi nidi mantengono una gamma diversificata di acari mesostigmatici.

Questa specie cospicua ha dato origine a molte leggende in tutto il suo areale, di cui la più nota è la leggenda secondo cui questo uccello porterebbe i bambini.

Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Ciconia_ciconia

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