Asiago: Loretta Marcon, conferenza su Leopardi e la religione

La studiosa Loretta Marcon, ospite ad Asiago, terrà una conferenza su Leopardi e la religione
Un evento culturale di rilievo dedicato a Giacomo Leopardi si svolgerà ad Asiago, sabato 18 marzo alle 15:30, nella Sala della Reggenza dell’Unione Montana, in via Stazione 1.
La saggista Loretta Marcon, profonda conoscitrice del poeta recanatese, presenterà il suo ultimo libro, che esplora la religiosità di Leopardi: “Virtù non luce in disadorno ammanto”.
La “Religion minacciante” e la dottrina della retribuzione nella vita di Giacomo Leopardi (Roma, Fermenti Editrice, 2022). Il titolo dell’incontro è “Giacomo Leopardi: l’infelicità, la colpa e la sventura della bruttezza”.
L’evento, che intende celebrare la Giornata mondiale della poesia, si concluderà con un buffet curato dall’Istituto Alberghiero di Asiago.
Agli studenti che lo richiederanno, verrà rilasciato un attestato di partecipazione per il riconoscimento del credito formativo. L’ingresso è libero e aperto a tutti.
L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Asiago e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Mario Rigoni Stern”.
Si ringraziano inoltre Avis Altopiano, Autoscuola Pertile, Pizzeria da Tata, Il Ceppo, Immobiliare Stella, Il filo di Arianna e Fioreria Tura.
L’AUTRICE
Loretta Marcon è laureata in Pedagogia, Filosofia, Filologia moderna e ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose. Da trent’anni si occupa con passione di Giacomo Leopardi, a cui ha dedicato numerose pubblicazioni.
Con le sue opere ha vinto diversi premi, tra cui “La Ginestra” (2007) e “Il Convivio” (2020).
Nel 1998, in occasione del bicentenario leopardiano, ha collaborato con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Padova alla realizzazione della Mostra bibliografica Leopardi e la cultura veneta.
Nel 2009 ha fondato e amministra quotidianamente, sul social Facebook, il Gruppo “Club amici di Giacomo (Leopardi)” che conta ad oggi 3865 membri tra studiosi e appassionati.
IL LIBRO
Il saggio usa una chiave di lettura assai poco adoperata dalla critica leopardiana: la comprensione dell’Uomo Leopardi e dei suoi scritti attraverso la mediazione di alcuni testi biblici al fine di illuminare particolari aspetti, finora forse poco considerati.
L’autrice, riallacciandosi ai suoi studi precedenti relativi al rapporto di Leopardi con i Libri di Giobbe e di Qohélet, analizza una tematica biblica che sembra emergere e aver influenzato sia la biografia, sia l’opera di Leopardi: la dottrina della retribuzione.
Questa idea sostiene una visione punitiva di Dio secondo la quale se ai buoni viene riservato un premio, su coloro che disobbediscono alla Legge sarà riversato implacabilmente ogni sorta di castigo.
L’interpretazione teologica del tempo considerava, infatti, il dolore e le malattie come conseguenze di una colpa.
Il contributo non ha però lo scopo di ripercorrere la storia delle malattie di Giacomo Leopardi, o, meglio sarebbe dire, le ipotesi, più o meno valide, sulle stesse.
Il percorso si sofferma invece solo su quella che determinò in Leopardi conseguenze morali pesantissime per la sua condizione di visibilità: la sua deformazione ossea.
Più che ricercare la causa della sua insorgenza, si rivolge invece a considerare l’effetto che nella vita e nell’opera di Leopardi tale dottrina ebbe.
Nel volume si raccolgono anche tre contributi biblico-leopardiani, pubblicati molti anni fa, che rappresentano il complemento imprescindibile del saggio.