Montorso Vicentino: “Chi fermerà la musica”

Sabato 2 luglio alle 21, Villa Da Porto ospiterà “Chi fermerà la musica”, varietà musicale proposto dalla compagnia MusicALL di Barbarano Mossano, facente parte dell’associazione LacCuM. Montorso Vicentino: “Chi fermerà la musica”
Patrocinato da Comune e Pro Loco e ad ingresso libero, lo spettacolo è suggestivo ed emozionale.
Della durata di un’ora e venti minuti,
vuole celebrare il ritorno sulle scene dell’arte, messa a dura prova dal fermo obbligatorio derivante dalla situazione pandemica.
Esso racchiude un susseguirsi di momenti di canto, ballo, recitazione, sketch comici e magia messi in scena da 21 artisti, in un crescendo di emozioni che sfociano nel pezzo del gran finale, “Chi fermerà la musica” appunto.
I brani proposti vanno dal classico “Vacanze romane” dei Matia Bazar allo spiritoso “Macho man” dei Village People.
Da un pezzo di Shakespeare rivisitato in forma comica al coinvolgente “Jailhouse rock” di Elvis Presley.
Dal datato “Tulipan” del Trio Lescano a “El tango de Roxanne! tratto dal film Moulin Rouge.
Vengono insomma toccati vari epoche e stili e ciò lo rende uno spettacolo facilmente apprezzato da tutte le età.
Montorso Vicentino: “Chi fermerà la musica”
VILLA DA PORTO BARBARAN
Nel 1200 era Montursium e nel 1300 Montursio. Deriva probabilmente dal nome proprio romano Ursio o Urso. Montorso si formò nel XI secolo intorno al castello sul colle Fratta, che Ezzelino da Romano assediò nel 1236 e rase al suolo nel 1241. Il paese passò nel 1266 ai Padovani, che ne ricostruirono il castello, e nel 1311 agli Scaligeri, che lo distrussero. Seguì poi le sorti di Vicenza. Complesso monumentale, un tempo tra le più sfarzose ville del vicentino.
L’edificio è frutto di varie fasi di ristrutturazione, ampliamento e rifacimento effettuate dalla seconda metà del Quattrocento agli inizi del Settecento. Nella facciata posteriore sono riconoscibili elementi cinquecenteschi, mentre il grandioso pronao a quattro colonne ioniche fu eretto nei lavori di sopraelevazione ultimati nel 1724. Sul lato destro si diparte un colonnato, mentre quello di sinistra scomparve agli inizi dell’Ottocento.
La villa fu edificata da un ignoto architetto, ma con qualche attendibilità il progetto di sopraelevazione e ampliamento, che le conferì l’attuale aspetto, è attribuibile a Francesco Muttoni. Recenti lavori di restauro hanno bloccato il degrado del corpo centrale.
Per circa tredici anni Villa Da Porto fu abitata da Luigi Da Porto, poeta e soldato che, sfigurato e storpio dopo la cruenta battaglia con i Lanzichenecchi in Friuli, scelse di ritirarsi in Montorso.
Qui, in un antico edificio, attorno cui in epoche successive si sviluppò la grandiosa Villa, egli scrisse, nel 1524, la famosa novella Giulietta e Romeo, come testimonia una lettera dell’amico Pietro Bembo