Road show della legalità nell’agroalimentare

Road show della legalità nell’agroalimentare. Fondamentale lavorare in rete
Il presidente dell’Osservatorio Agromafie, Gian Carlo Caselli: “non lasciamoci ingannare dalla mafia descritta dalla televisione. Le infiltrazioni sono ovunque e l’agroalimentare è una grande opportunità”
Vicenza, 31 marzo 2022. “La mafia è una macchina da soldi, che proprio sull’agroalimentare, che vale un quarto del Pil nazionale, ha affondato le mani”. Sono le parole usate dal presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Agromafie, Gian Carlo Caselli, intervenuto questa mattina al webinar promosso da Coldiretti, Unioncamere con la Regione del Veneto, dal titolo “Percorsi di legalità e obiettivi di sviluppo sostenibile per l’agroalimentare”.
Un incontro del tutto particolare, per la presenza importante degli studenti universitari di Sicurezza Igienico Sanitaria degli Alimenti e degli studenti dell’Its Academy Agroalimentare Veneto, coinvolti in un percorso di studi manageriale di due anni post diploma svolto presso l’Istituto Agrario Parolin di Bassano.
Dopo i saluti introduttivi di Giorgio Xoccato, presidente della Camera di commercio di Vicenza, Lisa Maccatrozzo, presidente del corso di studio Sia dell’Università di Padova – sede di Vicenza ed Emanuel Rigon, collaboratore DS Istituto agrario “A. Parolini”, il webinar è entrato nel vivo con gli interventi di Marcello M. Fracanzani, Consigliere Corte Cassazione e Componente Comitato Scientifico Fondazione Osservatorio Agromafie, che ha affrontato il tema “Comparto agroalimentare. Evoluzione dello scenario nel campo”; Gian Carlo Caselli, Consigliere Corte Cassazione e Componente Comitato Scientifico Fondazione
Osservatorio Agromafie – Piermario Fop, co- referente Libera Veneto – Lorenzo Ortensi, Dirigente Squadra Mobile, Vice Questore Aggiunto Questura di Vicenza, intervenuti sul tema “Le nuove mafie, dove si insinuano: i rischi per il settore agroalimentare. Dal micro al macro”. Di seguito, ha portato la propria testimonianza Claudio Barausse, Vigardoletto Azienda Agricola Biologica, quindi Elisabetta Boscolo Mezzopan, Segretario generale CCIAA Vicenza, ha illustrato il “Ruolo delle Camere di Commercio nel tessuto economico e attività legate alla tutela del Consumatore” ed il Colonnello t.ST Cosmo Virgilio, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, ha descritto “L’azione della Guardia di Finanza a contrasto delle varie forme di infiltrazione criminale nel comparto agroalimentare”.
Chiaro e senza mezze misure l’intervento del presidente Caselli: “L’agricoltura attrae non solo i tanti giovani imprenditori agricoli, ma è un comparto che cresce e tiene anche in tempi di crisi. Per questo attira la mafia, che è interessata a guadagnare tanto con poco rischio. Il problema è la mancanza di regole: la normativa attuale dell’agroalimentare non funziona, è un colabrodo, non adatto a contrastare le agromafie in un mondo globalizzato. Le leggi vanno modificate, ci vuole un codice nuovo, nell’interesse della collettività”.
Fracanzani ha posto l’accento sull’evoluzione del fenomeno della contraffazione dei prodotti agroalimentari, sottolineando come le agromafie siano capaci di adattarsi al contesto economico, anche e soprattutto durante il periodo segnato dalla pandemia. “Quando si parla di cibo, non di merce qualunque, però, sono importanti la salubrità, la salute, la sostenibilità ambientale, senza scendere a compromessi e dando il giusto valore a ciò che si produce. Trasparenza e chiarezza sono fondamentali”.
Concetti raccolti e replicati anche dalla testimonianza di Barausse: “Il mestiere dell’agricoltore è complesso ed i controlli sono molti. Dall’azienda agricola all’economia reale, con la vendita diretta, il passo è davvero breve. Il valore del nostro lavoro non è rappresentato solo dall’euro al chilo, ma dalla nostra storia che si cela dietro ad ogni azienda. Una storia di emozioni e tanta passione. Il nostro datore di lavoro sono i cambiamenti climatici, capaci di condizionare del tutto ciò che facciamo, azzerando tanti sacrifici, come è accaduto nella nostra realtà. Fortunatamente, ma con molti sacrifici, ci siamo rialzati e siamo ripartiti”.
Boscolo, rivolgendosi con interesse agli studenti partecipanti al webinar, dopo aver illustrato compiti e funzioni della Camera di commercio, con particolare riferimento alle sanzioni ed alle attività di vigilanza e sicurezza, ha fatto presente che da tempo esiste lo Sportello di etichettatura e sicurezza, che mette in rete 70 Camere di commercio e fornisce informazioni su numerosi prodotti, alimentari e non.
Ortensi (Squadra Mobile, Vice Questore Aggiunto Questura di Vicenza) e Virgilio hanno concentrato il proprio intervento su caporalato, contraffazione sull’origine nazionale, italian sounding e vendite online, dalle quali emerge che il 38% degli acquisti riguarda il cibo. Importante il lavoro della Gdf nel verificare se ci siano nel Vicentino infiltrazioni di criminalità organizzata legate alla liquidità delle aziende post Covid.
Al termine del partecipato ed intenso webinar, il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, ha concluso: “La situazione che stiamo vivendo è pericolosa e mette a rischio la legalità degli imprenditori, per questo è fondamentale fare rete tra soggetti economici e forze dell’ordine. Il vero agricoltore, abituato a lavorare incessantemente, difficilmente dimostra le difficoltà che sta vivendo. Per questo Coldiretti intende accompagnare questi imprenditori, non dimenticando le situazioni complesse di indebitamento, che possono portare ad individuare strade alternative per avere i soldi facili. Dobbiamo lavorare tutti assieme, richiamando l’attenzione della politica”.