Dpi: che cosa sono i dispositivi di protezione individuale

Dpi: che cosa sono i dispositivi di protezione individuale
Ormai non si contano quasi più gli incidenti, anche mortali, che si registrano sui posti di lavoro. La cronaca ci aggiorna quasi quotidianamente delle cosiddette morti bianche. Basti pensare che secondo gli ultimi dati si parla di oltre 4 incidenti al giorno, tra cui anche letali. Insomma, si tratta di una e vera propria piaga nazionale che colpisce in tutte le regioni in egual misura. Tuttavia, ci sono comunque alcuni settori che sono più colpiti di altri; basti pensare a quello edilizio oppure manifatturiero. Ne abbiamo parlato con il dott. Schiavo, medico del lavoro a Vicenza.
Che cosa sono i dispositivi di protezione
I dispositivi di protezione sono strumenti che hanno lo scopo di proteggere il lavoratore. Si dicono individuali quando proteggono il singolo e collettivi quando invece sono pensati per tutti gli operatori. Un esempio di quest’ultimo è il ponteggio o le reti protettive.
I DPI sono diversi in base al tipo di lavoro svolto. Infatti, non è pensabile che un impiegato utilizzi gli stessi dispositivi di un artigiano del legno. Devono sempre esser omologati ed essere provvisti di una certificazione valida della Comunità Europea. Periodicamente, questi dispostivi vanno sostituiti a causa dell’usura oppure controllati da una ditta specializzata. Inoltre, vanno utilizzati nel modo corretto altrimenti non fungono al loro scopo.
Quali sono i DPI
Tutti i dispositivi di protezione, sia collettivi che individuali, vengono previsti all’interno del documento di valutazione dei rischi che è obbligatorio per legge in tutti gli spazi di lavoro. È compito del medico del lavoro assieme al datore di lavoro e al responsabile della sicurezza stilare il documento per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Sempre nel documento viene indicato quali sono gli esami specifici che il medico deve periodicamente eseguire per valutare lo stato di salute generale degli operatori. Di medico del lavoro ce n’è uno per tutta l’azienda.
È il datore di lavoro che deve fornire i DPI che possono cambiare in base al tipo di attività svolta. Per fare un esempio, sul posto di lavoro dovrebbero essere sempre disponibili in un luogo adibito DPI quali elemento, occhiali protettivi, guanti, giubbotto catarifrangente, tappi antirumore, etc. Purtroppo, in molti luoghi di lavoro sono i singoli operatori che si devono preoccupare per la loro stessa sicurezza quando la direzione non fornisce loro del materiale protettivo adeguato. Ci si ritrova con DPI logori e che non riescono quindi a garantire il livello minimo.
Sebbene queste misure siano obbligatorie, tante aziende e imprese ne sono sprovviste del tutto o anche solo in parte. Come dice un antico detto popolare: “Prevenire è meglio che curare” ma non sempre è così. I controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro spesso e volentieri sono carenti o assenti del tutto. Si arriva troppo tardi a constatare una situazione carente dal punto di vista della sicurezza e della salute per gli operatori che sono esposti a moltissimi rischi tutti i giorni. Solo una corretta e continua prevenzione può evitare che si registrino nuovi incidenti, e non solo, sul posto di lavoro.