Vicenza

Vicenza: Giorno della Memoria

Vicenza: Giorno della Memoria.

Le istituzioni della città insieme con un ricco programma di incontri, presentazioni di libri, musica, teatro e laboratori

Il Giorno della Memoria ricorda il 27 gennaio 1945, data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e della scoperta del dramma della Shoah e dell’Olocausto. Quel giorno è stato dunque simbolicamente scelto per commemorare una tragedia enorme, ma anche per coltivare la memoria contro l’indifferenza e le ingiustizie.

Per il Giorno della Memoria il Comune di Vicenza, assieme a Biblioteca Bertoliana, Accademia Olimpica, ISTREVI, Teatro Comunale Città di Vicenza, Conservatorio Pedrollo, organizza alcune iniziative grazie alle quali tra il 21 gennaio e il 5 febbraio la città accoglierà mostre, incontri, concerti, spettacoli e momenti di riflessione per bambini, giovani e adulti per contribuire a diffondere la conoscenza della storia, promuovendo e sostenendo una prospettiva culturale capace di contrastare ogni forma di pregiudizio e di intolleranza.

Il programma di iniziative vanta il patrocinio delle Comunità Ebraiche di Venezia e Verona oltre alla collaborazione culturale della Fondazione ex Campo Fossoli, che per l’occasione propone nella sede di Palazzo Cordellina la mostra “Frida e le altre. Storie di donne, storia di guerra: Fossoli 1944”, a cura di Elisabetta Ruffini, con una integrazione a cura di Luciano Zampese; la mostra, che ricorderà la figura di Katia Bleier, moglie di Luigi Meneghello, rappresenta anche l’occasione per aprire le celebrazioni vicentine per i 100 anni dalla nascita dello scrittore.

“Il Giorno della Memoria – ricorda il sindaco Francesco Rucco – ci richiama al dovere morale di mantenere vivo il ricordo delle pagine più drammatiche della storia, tra cui quelle scritte con l’odio e la violenza dai totalitarismi del secolo scorso, che hanno usato le ideologie per negare la libertà fino a sprofondare nell’abisso del genocidi, come testimonia l’olocausto del popolo ebraico. La memoria è un patrimonio comune che va salvaguardato dall’oblio e continuamente accresciuto – non solo nelle ricorrenze come questa – con impegno e coerenza, nella convinzione che solo seguendo il percorso della memoria l’uomo potrà evitare che possano ripetersi tragedie come la Shoah”.

Aggiunge l’assessore alla cultura Simona Siotto: “Torniamo a celebrare anche quest’anno il Giorno della Memoria, che ci riporta indietro nel tempo, a fatti accaduti più di 70 anni fa, ma il cui ricordo è ancora vivo in noi perché la crudeltà, l’odio, l’atrocità non si dimenticano. La malvagità dell’uomo ha raggiunto dei livelli inimmaginabili, offendendo il corpo e l’anima in modo così profondo da lasciare tracce indelebili non solo in chi ha subito tali atrocità, ma nell’umanità intera. Per far sì che violenza, paura, sopraffazione, persecuzioni non di ripetano è indispensabile mantenere viva la memoria, fondamento della Repubblica che si basa sui principi di uguaglianza, di libertà, di dignità umana”.

“Ci sono valori universali imprescindibili per l’Umanità, tra questi la Memoria – sottolinea Chiara Visentin, presidente della Biblioteca Bertoliana -. Ricordare e tramandare assumono importanza fondamentale, in particolare per i giovani e per quelli come noi che non hanno vissuto direttamente la tragedia della Shoah e della guerra. Attraverso ciò possiamo diventare tutti portatori di conoscenza e del valore della tolleranza e pace, per rafforzare in noi la coscienza per una società più giusta. Quest’anno ci siamo particolarmente interessati alle figure femminili, visto che la metà delle vittime sono state donne: che esse siano state spesso nella storia degli esseri umani vittime di discriminazione e violenza non c’è nemmeno bisogno di dirlo, in questo caso la tragedia diventava ancora più cruda e violenta dato che toccava non solo loro ma anche i bambini che portavano con sé. Nel programma abbiamo volutamente inserito alcuni appuntamenti importanti: riguardano da un lato una maggiore vicinanza alle Comunità ebraiche del Veneto, le loro storie, cerimonie, tradizioni, significati intrinseci, dall’altra la necessità di comprendere “dal vero” i luoghi italiani del dolore, quelli a pochi chilometri da noi; la collaborazione con la Fondazione Fossoli non solo presenta un’importante mostra a Palazzo Cordellina ma ci dà la possibilità di visitare l’ex campo di Fossoli vicino a Carpi, il campo nazionale della deportazione razziale e politica dall’Italia”.

“Nel partecipare quest’anno al Giorno della Memoria – commenta Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica – abbiamo voluto dedicare una particolare attenzione a quella tragedia nella tragedia che è stata la devastazione causata dall’olocausto all’interno delle famiglie: guardando, cioè, a quei “vincoli spezzati” che hanno strappato gli uni agli altri genitori, figli, coniugi e fratelli. Un dolore che si è aggiunto al dolore, una violenza nella violenza attorno alla quale rifletteremo prendendo come esempio – fra i numerosi, purtroppo – i casi dei Bleier e dei Dalla Volta, grazie all’intervento di studiosi ma anche di familiari, custodi di una memoria privata e preziosa, che siamo grati venga condivisa con noi”.

Sostengono le iniziative Il Giornale di Vicenza, La Voce dei Berici, TVA, Fondazione di Storia, Cinema Odeon, Azione Cattolica, ESAC Università del Gusto Confcommercio, Interact- Rotary Vicenza, La Farandola, Rigoni di Asiago, Inner Wheel Vicenza.

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