Economia

A Vicenza i vertici di Federmeccanica

Vicenza – La produzione industriale italiana è in calo, ormai da 18 mesi, e l’allarme è forte e parte soprattutto da Federmeccanica. Ed è così che in questo contesto e con questi temi sul tavolo, arrivano a Vicenza i vertici nazionali della rappresentanza metalmeccanica d’Italia per l’assemblea della Sezione meccanica, metallurgica ed elettronica, dal titolo “Valore lavoro”, che si terrà domani, venerdì 4 ottobre, alle 16, presso la sede cittadina di Confindustria Vicenza, a Palazzo Bonin Longare, in Corso Palladio.

All’appuntamento interverranno, infatti, oltre a Laura Dalla Vecchia, presidente della Sezione meccanica metallurgica ed elettronica di Confindustria Vicenza, anche il presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz, e il direttore generale, Stefano Franchi, protagonisti delle fasi di rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore, che nell’ultima revisione ha introdotto il welfare e riportato la formazione al centro della contrattazione con i sindacati.

“Le cause delle attuali difficoltà sono note – spiega Laura Dalla Vecchia -: il commercio estero vive fasi di grande incertezza a causa dei dazi e delle tensioni internazionali, in particolar modo per la crisi dell’automotive tedesca di cui Vicenza è uno dei principali fornitori. Un’industria che sta reagendo al dieselgate, ma lo fa con i tempi lungi che richiedono le grandi trasformazioni della manifattura pesante e grazie all’aiuto di ingenti sostegni del governo che noi non ci possiamo permettere”.

“Non potendo contare troppo sul sistema paese – continua -, dobbiamo ancora una volta rimboccarci le maniche da soli e trovare nuovi modi per rendere le nostre aziende sempre più competitive accrescendo il tasso di produttività e puntando ad alzare ancora l’asticella qualitativa, già altissima, come ci riconoscono ovunque nel mondo, del nostro lavoro”.  Un rilancio di competitività che non può che passare per le competenze: “Sappiamo che la meccanica è la prima industria del paese, anzi, dico di più, è la primaria industria del secondo paese manifatturiero d’Europa e tra i primi del mondo. Oggi, che combattiamo ad armi tutt’altro che pari con paesi come Usa e Cina, la nostra grande sfida per rimanere ai vertici del mondo e continuare a trainare l’economia del Veneto e del Paese, è creare le migliori condizioni per attrarre, far crescere e gratificare le persone che creano i gioielli che escono dalle nostre fabbriche”.

“L’impresa si identifica sempre di più come insieme di competenze, piuttosto che come insieme di attività – conclude Dalla Vecchia -. In questo scenario, la variabile critica per le aziende diventa la risorsa umana che, a differenza delle risorse materiali e finanziarie, rappresenta una risorsa unica e inimitabile”.

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