Bassano e dintorni

25 aprile quest’anno nel mirino della destra

Pubblichiamo di seguito un intervento di Cgil, Cisl e Uil, di Bassano del Grappa, e delle associazioni del territorio, a partire da Anpi e Avl, nel quale si stigmatizzano e condannano le esternazioni sul 25 aprile e sulla Resistenza, del presidente del quartiere San Zeno di Bassano del Grappa Ezio Calmonte…

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Bassano del Grappa – Sono trascorsi ormai alcuni giorni dalla ricorrenza del 74esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Anche nella nostra città di Bassano del Grappa, Medaglia d’Oro al Valor militare per la Resistenza a seguito dei fatti dell’Eccidio del Grappa (24-26 settembre 1944), significativa è stata la partecipazione della popolazione alle celebrazioni organizzate dall’amministrazione comunale: con soddisfazione registriamo che tanti sono stati i presenti e alti i contenuti degli interventi ascoltati, tanto nella funzione religiosa quanto nella successiva commemorazione civile in Municipio.

Ciò che rappresenta il 25 aprile l’ha ricordato, autorevolmente, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso pronunciato a Vittorio Veneto: “Festeggiare il 25 Aprile, giorno anche di San Marco, significa celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico. Se oggi, in tanti, ci troviamo qui e in tutte le piazza italiane è perché non possiamo, e non vogliamo, dimenticare il sacrificio di migliaia di italiani, caduti per assicurare la libertà a tutti gli altri. La libertà nostra e delle future generazioni. A chiamarci a questa celebrazione sono i martiri delle Fosse Ardeatine, di Marzabotto, di Sant’Anna di Stazzema e di tanti altri luoghi del nostro paese  di Cefalonia, dei partigiani e dei militari caduti in montagna o nelle città, dei deportati nei campi di sterminio, dei soldati di Paesi stranieri lontani che hanno fornito un grande generoso contributo e sono morti in Italia per la libertà”.

Con sdegno e preoccupazione abbiamo, tuttavia, riscontrato che anche nel nostro territorio, già da tempo preda di allarmanti rigurgiti neofascisti,  in contiguità con la ricorrenza del 25 Aprile, si sono verificate polemiche fuori luogo ed interventi del tutto irriverenti nei confronti di una festa che dovrebbe unire tutti gli Italiani, purtroppo anche ad opera di rappresentanti delle istituzioni.

Vari sono stati gli episodi riportati dalla cronaca: dagli atti vandalici compiuti da ignoti sulle bandiere tricolori, ai Sindaci che si tolgono la fascia al suono dell’inno “O bella ciao” (inno che – giova ricordare – seppur nato come un canto popolare associato al movimento partigiano italiano, è tuttora noto in molte parti d’Europa come canto di ribellione contro il nazifascismo), ai rappresentanti istituzionali che nei loro discorsi non menzionano mai il Fascismo, la Resistenza o la Liberazione.

Nella nostra Bassano siamo rimasti particolarmente sbigottiti di fronte ad un commento rilanciato su facebook dal signor Ezio Calmonte, presidente del consiglio di quartiere San Vito, che ha osato affermare: “A ogni 25 Aprile si ricordano le porcherie dei partigiani comunisti fatte durante ma soprattutto dopo la fine della guerra, come fanno i vigliacchi! Erano tali e quali ai delinquenti islamici odierni”.

Suggeriamo, intanto, al diretto interessato di studiare meglio la storia. Forse il sig. Calmonte non sa, o finge di non sapere, che coloro che hanno liberato l’Italia, le partigiane e i partigiani, insieme agli alleati, appartenevano a numerose forze politiche, che trovarono la capacità di mettersi insieme per un obiettivo comune: la pace e la libertà. L’arco di forze era ampio e plurale e andava dai monarchici agli anarchici, come amiamo ricordare.

Ancora, ci permettiamo, sommessamente, di rammentare al sig. Calmonte il suo ruolo di rappresentante di un importante organismo consultivo e partecipativo del comune, qual è un consiglio di quartiere, e che il quartiere che rappresenta è tra i più popolosi di una Città medaglia d’Oro al Valor militare per la Resistenza. Lo invitiamo a rileggersi con attenzione l’art. 54 della Costituzione, dove si dice che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”, oltre che lo Statuto comunale e il Regolamento comunale dei Quartieri.  Forse una lettura più scrupolosa e meditata di queste norme gli suggerirà di fare un opportuno passo indietro rispetto alla carica che ricopre, così come un approfondimento della storia cittadina lo potrà probabilmente portare ad un doveroso gesto di ritrattazione rispetto a quanto ha affermato, oltre che di scuse nei confronti dei familiari dei Martiri del Grappa ancora viventi.

A fronte di quanto accaduto, le sottoscritte organizzazioni sindacali e associazioni, che, nel proprio impegno quotidiano civile e sociale, si ispirano ai principi e ai valori dell’antifascismo e della democrazia:

  • richiamano l’antifascismo e la democrazia come elementi fondanti della storia della nostra città e della nostra convivenza sociale e riaffermano tutte insieme il proprio perdurante impegno a difesa di tali principi e valori;
  • rilanciano il proprio contributo di riflessione per una politica locale fatta di partecipazione attiva e di impegno da parte di tutte le persone di buona volontà che accettano e si riconoscono nei principi fondanti della Costituzione (tra i quali in primis va evidenziato il rifiuto del fascismo e di ogni forma di intolleranza), a prescindere dai loro orientamenti e appartenenze partitiche;
  • invitano tutti i bassanesi, all’approssimarsi dell’importante appuntamento delle elezioni amministrative, ad un’attiva partecipazione alla vita democratica cittadina e all’espressione di un voto consapevole che guardi alle persone – nel rispetto di ogni opinione e orientamento – ma che non transiga assolutamente sui principi fondamentali su cui poggia la nostra Repubblica, prima di tutto sul rifiuto del fascismo e di ogni forma di discriminazione.

A.N.P.I. – Sezione “Martiri del Grappa” di Bassano del Grappa
A.V.L. “Agro Bassanese”
Associazione 26 settembre
CGIL Bassano del Grappa
CISL Bassano del Grappa
UIL Bassano del Grappa
ACLI – Circolo “Pietro Roversi” di Bassano del Grappa
Centro di Iniziativa politico-culturale “Romano Carotti”
Associazione Bassano Accessibile

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