Miteni, il Pd: “Capitalismo da mordi e fuggi”

Vicenza – “I lavoratori della Miteni hanno ricevuto la lettera di licenziamento in tronco. Senza nessuna procedura, senza nessun tentativo di attivare la cassa integrazione, senza nessun preavviso. Siamo purtroppo in presenza della conferma che questa azienda è guidata da un modello capitalista selvaggio del mordi e fuggi. Modello che pensavamo scomparso dal nostro territorio grazie alle lotte dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, ma che evidentemente è vivo in azioni come quella a cui abbiamo assistito”.
Sono le parole con cui prende posizione, sul licenziamento collettivo alla Miteni, la segreteria provinciale del Partito Democratico di Vicenza, affidandosi al responsabile provinciale per il lavoro Gianni Castellan, che si schiera con forza e determinazione al fianco dei lavoratori, chiedendo che da subito si obblighi l’azienda ad un tavolo di confronto negoziale con due obiettivi: il risanamento ambientale e la tenuta occupazionale.
“Prendere dei lavoratori – continua Castellan -, far leva sul loro bisogno di lavorare per poter vivere, spremerli come limoni, usarli e poi gettarli assieme al territorio e alle sue comunità. Questo è quello che sta accadendo, ed è di una gravità tale da essere paragonabile ed anche superare quanto portato avanti dall’industria chimica a metà degli anni Settanta in Italia. Il tutto senza assistenza per i lavoratori, per le famiglie, senza bonifica e risarcimenti”.
“Le istituzioni nazionali e regionali – conclude l’esponente Pd – sciolgano ogni timidezza e titubanza nel coniugare lavoro industriale e salvaguardia dell’ambiente. Lanciamo un appello a tutte le forze politiche e sociali del nostro territorio perché si facciano parte attiva nel promuovere soluzioni possibili per questi lavoratori. Nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve essere lasciato solo”.