Fusioni tra comuni, 10 enti coinvolti nel vicentino

Venezia – La conferenza Regione-Autonomie Locali, riunitasi oggi a Venezia, con voto unanime dei rappresentanti di Anci, Upi e Uncem ha dato parere favorevole a sette progetti di legge regionale relativi all’istituzione di nuovi comuni a seguito di fusioni. Nel darne comunicazione il vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin , ha specificato che i sette progetti di fusione interessano complessivamente venti comuni, riguardano una popolazione di circa 65 mila abitanti.
Per quanto riguarda il vicentino, sono ben dieci i comuni interessati alle fusioni, e sarebbero tre i nuovi comuni in predicato di essere istituiti. Le altre province interessante sono Padova, Belluno e Treviso. “Questi comuni – ha detto Forcolin – già condividono l’esercizio in forma associata di funzioni e servizi fondamentali e intendono così rafforzare il processo di integrazione territoriale, in linea con i valori che l’amministrazione regionale sta perseguendo nel riassetto del territorio e della governance locale, anche con un significativo sforzo economico di incentivazione proprio ai processi di fusione dei comuni”.
I testi dei progetti di legge passeranno all’esame del consiglio regionale, dopo il passaggio preliminare in giunta, con l’intendimento di indire nel mese di dicembre 2018 un referendum day per la consultazione delle popolazioni interessate.
In provincia di Vicenza, nei dieci comuni interessati vivono 23 mila abitanti, che si esprimeranno sui tre processi di fusione. A nascere dovrebbero esse i comuni di “Valbrenta”, dalla fusione tra fusione Cismon del Grappa, Valstagna, San Nazario, Campolongo sul Brenta e Solagna, “Pieve dei Berici”, di Longare, Castegnero e Nanto, e “Lusiana Conco”, ovviamente dall’unione di Lusiana e Conco.