Voto nei comuni, il Psi propone un simbolo unico

Vicenza – I socialisti, in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno nella tarda primavera, sono al fianco del Pd, nel centrosinistra, ma chiedono che ci sia unità e uniformità su tutto il territorio provinciale. Si voterà in diversi comuni del vicentino, a cominciare natiralmente dal capoluogo, Vicenza, che sta già calamitando tutta l’attenzione. ma voteranno anche i cittadini di Barbarano Mossano, Bolzano Vicentino, Castelgomberto, Chiampo, Enego, Marostica, Quinto Vicentino, Recoaro e Rossano Veneto. E la proposta dei socialisti è dunque chiara: presentare alle amministrative un unico simbolo, un’ unica lista, un programma unitario per ogni comune.

“Per il centrosinistra – scrive infatti in una nota il segretario provinciale del Psi, Luca Fantò, – il voto arriva dopo la disfatta elettorale del 4 marzo. Un risultato che ha dimostrato lo scollamento che c’è tra i partiti del centrosinistra (inteso come l’insieme dei partiti della sinistra riformista e cosiddetta radicale) e la cittadinanza. Scollamento determinato dalla percezione da parte della maggioranza degli italiani di non essere debitamente rappresentata da questa parte politica”.
“Quanto dimostrato dai diversi studi statistici che da mesi vengono riportati dai giornali – continua il segretario -, in Italia cresce sempre di più il divario tra chi ha molto e chi dispone di poco. Un divario che, evidentemente, noi del centrosinistra non siamo stati in grado di colmare e forse, in alcuni casi, abbiamo anche ampliato. Il compito sarebbe invece quello di ridurre queste distanze, creando una società in cui la ricchezza viene redistribuita concedendo a tutti pari opportunità in un contesto di reciproca solidarietà tra cittadini e tra Stato e cittadini”.

“E’ quindi necessario – conclude poi Fantò – che il centrosinistra dia un segnale di reale discontinuità, anche sui territori, ad esempio dando alla cittadinanza quella percezione di unità che sinora non siamo riusciti a dare e spesso ad avere. In questo modo, oltre a dimostrare una reale discontinuità con i metodi del passato, manderemmo un messaggio alla dirigenza nazionale dei diversi partiti”.
E, sempre a proposito dei socialisti vicentini, bisogna anche segnalare le dimissioni di Giovanni Coviello dalla carica di coordinatore del partito per la città di Vicenza, carica che aveva assunto solo qualche mese fa, candidandosi anche nelle elezioni politiche del 4 marzo, al Senato, per la lista Insieme. Lo ha fatto con una lettera aperta nella quale spiega i motivi per i quali lascia quella. Coviello, che comunque promette di ricandidarsi alla segreteria cittadina in occasione del prossimo congresso, parla di uno scarso gradimento che avrebbe ricevuto dal “candidato di centro sinistra Otello Dalla Rosa – scrive – e dai suoi nuovi vecchi alleati, ma anche, e questo mi dispiace di più, dallo storico iscritto al Psi e sua punta di diamante, sia pure solo in fase elettorale, Ennio Tosetto”.
“Questo non gradimento – continua -, che ricorda la non sfiducia di Aldo Moro, frena il mio entusiasmo, tanto più che il quadro politico locale di riferimento nel frattempo ha fatto enormi passi indietro verso una restaurazione che non mi può trovare d’accordo né, tanto meno, complice. Ma soprattutto questo non gradimento concede alibi a chi vuol estromettere il Psi di Vicenza da una discussione che sarebbe sicuramente leale ma non di pura sottomissione”.