Provincia

Pfas, sit-in dei comitati davanti alla Procura

Vicenza – Sit-in ieri mattina, a Vicenza, davanti all’edificio del tribunale dei vari gruppi e comitati No Pfas. E’ stato un incontro pacifico nel quale attivisti ed ambientalisti hanno voluto soprattutto esprimere il loro sostegno alla Procura di Vicenza che indaga sul grave inquinamento del territorio da sostanze perfluoroalchiliche.

“Vogliamo comunicare al procuratore capo – si legge in una nota di Mamme No Pfas – che contiamo nella rapida conclusione delle indagini e nell’individuazione dei responsabili di questo gravissimo crimine ambientale quale forte segnale e monito  che i colpevoli non la faranno franca. Crediamo nel prezioso lavoro che sta svolgendo la procura, rivolgendole forza e coraggio, perché la salute dei cittadini e dei nostri figli non puó più attendere”.

Hanno partecipato alla manifestazione anche Legambiente, Cillsa, Greenpeace Italia, Coordinamento acqua libera dai Pfas, Isde Associazione medici per l’ambiente, Medicina democratica e la candidata alla Camera di Liberi e Uguali Beatrice Peruffo, che proprio ieri era intervenuta sulla questione.

Da segnale che, subito dopo la manifestazione a Vicenza, la Miteni, sulla quale indaga la procura proprio perché la si ritiene la principale responsabile dell’inquinamento da Pfas in Veneto, ha diffuso una nota nella quale ricorda “di aver più volte invitato i comitati a vedere di persona qual è la situazione dello stabilimento e a verificare che Miteni non sta più inquinando ma bonificando l’area”.

“Emissioni – spiega l’azienda di Trissino – ben al di sotto dei limiti delle acque potabili e contenimento della falda; bonifica dei terreni e delle acque. E ora, con il nuovo accordo raggiunto con tutti gli enti e le istituzioni in Conferenza dei servizi, anche la fase finale delle bonifica diventa più vicina. Non solo è immotivato chiedere la chiusura di Miteni, ma va considerato che oltre al problema occupazionale diretto e dell’indotto si fermerebbe l’attività di bonifica, che ha un impatto positivo sull’ambiente. Le nostre porte sono aperte a chiunque voglia venire a vedere di persona la situazione, come già è stato fatto dalle oltre 120 ispezioni di diversi enti che sono venuti in Miteni a fare verifiche solo nell’ultimo anno”.

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