Venezia – Prosegue il negoziato che la Regione Veneto ha avviato con il governo con l’obiettivo di ottenere maggiori forme di autonomia. A questo proposito, ieri al Ministero degli affari regionali, a Roma, si è tenuto un tavolo tecnico sul tema dell’ambiente. In particolare è stato posto l’accento sulle tematiche degli scarichi, dei rifiuti e della frammentazione delle competenze nella laguna di Venezia e la Valutazione di impatto ambientale.
“Il Ministero dell’ambiente – riassume una nota della giunta regionale -, pur riservandosi ulteriori approfondimenti, ha comunque evidenziato una disponibilità sulle proposte regionali, anticipando già alcune osservazioni e indicazioni sul percorso da seguire, sia con riferimento all’assegnazione di ulteriori funzioni amministrative da parte dello Stato alla Regione sia con riferimento a una eventuale competenza legislativa”.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le ipotesi di autonomia in materia ambientale contenute nel testo normativo della legge regionale 43, specificando, per ogni articolo, i contenuti e le richieste che intende avanzare. Ed è stato proprio il livello di dettaglio di alcuni articoli a dare lo spunto al Ministero per suggerire alla Regione di puntare ad una “graduazione delle competenze e relative funzioni amministrative che si intendono acquisire dallo Stato in specifici settori”.
“Infine – ha poi concluso la nota -, per quanto riguarda l’esigenza di un adeguato e sollecito supporto nell’attuazione delle norme statali settoriali, sembra essere emersa una interessante possibilità di vedersi riconosciuta una potestà di iniziativa regionale sul potere regolamentare di fonte ministeriale”.