Vicenza, il Pd: area ex Lanerossi valore per la città
Dal circolo 7 del Pd di Vicenza riceviamo e pubblichiamo l’intervento che segue sul futuro dell’area ex Lanerossi, a ridosso del quartiere Ferrovieri, per la quale si chiede uno sviluppo da “rigeneratore tecnologico”, che divenga cioè un incubatore per nuove imprese, con laboratori di tecnologia applicata e sedi per spin off universitari.
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Vicenza – Accogliamo positivamente le recenti dichiarazioni degli assessori del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini D’Elci e Antonio Marco Dalla Pozza, i quali hanno dichiarato di mirare alla riqualificazione dell’intera zona industriale di Vicenza ovest, puntando sulla sua naturale vocazione produttiva e su una sua specializzazione come polo d’eccellenza dei settori industriali elettrico e meccatronico. Ai margini di questa zona industriale vi è l’area ex Lanerossi, oggi “buco nero” del quartiere Ferrovieri, di proprietà della società Aree Urbane Srl, società con sede a Milano e in stato di liquidazione dal 2010.
Nel Pat l’area è indicata come sede dell’Arsenale dell’innovazione legato al Polo integrato della meccatronica (uno dei sedici progetti strategici per il futuro della città), nel quale sarebbe collocato il “rigeneratore tecnologico”, un incubatore per nuove imprese, laboratori di tecnologia applicata e sedi per spin off universitari. Sempre nel Pat sono salvaguardate le palazzine site all’entrata dell’ex fabbrica in Via Rossi, le quali sono catalogate come edifici “Liberty” e pertanto costituiscono invarianti perché “edifici con valore storico testimoniale”. Nel Piano degli interventi invece si torna alla vecchia previsione d’insediare una nuova zona residenziale, di cui però Vicenza è già completamente satura e non farebbe che aumentare il numero degli appartamenti invenduti in città.
Il circolo 7 Pd Vicenza intende lavorare per un’urbanistica che risponda alle nuove esigenze della città, la quale conta molti cantieri abbandonati a causa della bassa domanda e dell’elevato numero d’immobili invenduti. Riteniamo pertanto che l’area possa essere più proficuamente sfruttata se trasformata in un Parco scientifico e tecnologico (come previsto nel Pat), salvaguardando e valorizzando l’esistente parco della fabbrica. Riteniamo che quest’area verde possa essere facilmente trasformata in un parco pubblico, accessibile e fruibile da tutta la cittadinanza, completando così (assieme al parco di Colonia Bedin Aldighieri, al Parco Retrone, al Bosco urbano del Quarelo e a tutte le aree verdi e agricole della zona) il sistema dei parchi della Circoscrizione 7.
Il circolo 7 ha visionato con molto interesse lo studio “Vicenza Bene Comune”, redatto nel 2013 dal gruppo di lavoro Primolunedìdelmese, coordinato da Marco Cantarelli (presidente di Ans-XXI), Giuseppe Secone (architetto), e Vladimiro Soli (sociologo). Lo studio propone la conversione dell’area come futuro centro di aggregazione per il quartiere, ma anche come polo culturale e scientifico tecnologico al servizio della città e della zona industriale, con l’idea di creare un incubatore di alto valore cognitivo della produttività artigianale, artistica e aziendale. Il progetto punta a ottenere tutto ciò riqualificando gli edifici dell’ex fabbrica e salvaguardando l’esistente parco della fabbrica, vero polmone verde, grande quasi quanto il Parco Retrone (il parco occupa 38.550 metri quadrati sui circa 58 mila complessivi, cioè circa il 66% della superficie totale dell’area).
Infine, segnaliamo che l’opera di bonifica dell’area è stata completata nel giugno 2008, portandola a essere compatibile con usi economici e produttivi, in coerenza con la destinazione d’uso del Prg dell’epoca. Il circolo 7 “ai Ferrovieri” del Pd di Vicenza considera quest’area un’opportunità per il quartiere ferrovieri, per la circoscrizione 7 e per la città di Vicenza, se messa in condizione di ospitare strutture che promuovano creatività e innovazione e generino nuovi impulsi culturali. Un’alternativa, dunque, sostenibile e verde, volta a migliorare l’esistente, a valorizzare l’area dal punto di vista aggregativo e culturale, a salvaguardarla dal punto di vista storico ambientale e con la dotazione di un grande parco di ben quattro ettari, quasi quanto il Parco Retrone.
Circolo 7 Pd di Vicenza