Vicenza – “La vittoria di Emmanuel Macron significa, per noi italiani, che l’Unione Europea ha ancora un po’ di ossigeno per continuare la sua esistenza e che abbiamo ancora un partner internazionale importante con cui poter dialogare come se fosse un compagno di squadra e non un avversario”. E’ questo il commento di Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza sul risultato del ballottaggio per le presidenziali in Francia.

“Ma se in Europa le istituzioni e la politica accogliessero questo risultato come una vittoria schiacciante o come una sorta di riconoscimento, sarebbe veramente catastrofico – aggiunge Vescovi -. Marine Le Pen ha praticamente raddoppiato la percentuale di consensi che suo padre, Jean-Marie, raggiunse nel ballottaggio delle presidenziali 2002. Questo significa che in 15 anni di Europa con la moneta unica, con una crisi e una Brexit di mezzo, l’anti-europeismo, anziché decrescere, è raddoppiato. E parliamo della Francia, non di una sperduta provincia di qualche migliaio di abitanti. Oltre alla vittoria di Macron, bisogna prestare un’attenzione enorme agli oltre 30% dei francesi che in questo ballottaggio hanno scelto Le Pen. È l’ennesimo, forte, segnale rivolto alla politica, un messaggio che dice: datevi una mossa a risolvere i problemi delle persone. Compresi quelli di chi fa impresa, aggiungo io”.
“Per questo motivo i temi della geopolitica internazionale saranno al centro della nostra Assemblea di quest’anno – conclude il presidente di Confindustria Vicenza – perché un’Europa concreta solo quando c’è da produrre burocrazia e un’Italia che, proprio in queste settimane, sta a discutere sulle virgole e sugli equilibri di partito quando importanti provvedimenti sulla sicurezza e sulla concorrenza sono bloccati nell’uno o nell’altro ramo del Parlamento, rischiano di ridurre tutti i paesi di questo continente all’irrilevanza internazionale di fronte a colossi come Usa, Cina, Russia e India”.