Pfas, due eventi in vista della “Marcia dei pfiori”
Vicenza – #Bastapfas, è questo il nome che Legambiente ha scelto per la campagna con la quale riaccende i riflettori sulla questione dell’inquinamento da Pfas nel nostro territorio. Assieme al Coordinamento acqua libera dai Pfas propone alcuni eventi tra i quali quello di oggi, giovedì 11 maggio a Creazzo, presso l’auditorium della scuola media Manzoni, dove alle 20.30, è previsto un incontro dal titolo “Nelle terre dei Pfas. Acqua bene primario e patrimonio insostituibile”.
L’incontro vedrà gli interventi di Filippo Torresan, geologo, Piergiorgio Boscagin attivista di Legambiente e portavoce del Coordinamento acqua libera dai Pfas, Vincenzo Cordiano, presidente veneto di Medici per l’ambiente, Cristina Guarda, consigliera regionale e Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto.
Un altro incontro è in programma per domani, venerdì 12 maggio, a Lonigo, dal titolo “In nome del popolo inquinato. Verità sui Pfas”. Si terrà presso l’Istituto tecnico agrario Trentin, sempre alle 20.30, coordinato da Luigi Lazzaro. Relaziona la senatrice del Partito Democratico Laura Puppato, per la Commissione ecomafie e interverranno anche Barbara Degani, sottosegretario al Ministero dell’ambiente, Giampaolo Zanni, segretario di Cgil Vicenza e Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente.
Nel ruolo di moderatore della serata ci sarà Matteo Mohorovicich, giornalista Rai di Tgr Veneto. Per le risposte alle domande degli ascoltatori, saranno presenti Luca Restello, sindaco di Lonigo, Stefano Marzotto, sindaco di Pressana e Roberto Castiglion, sindaco di Sarego.
I due incontri, come l’iniziativa di Legambiente nel suo complesso, anticipano la “Marcia dei pfiori” del 14 maggio, alla quale parteciperanno vari soggetti ed associazione e che, partendo da Montecchio Maggiore, raggiungerà Trissino. La marcia, in nome della difesa dell’acqua e dei cittadini è aperta a tutti, nella speranza di mobilitare il maggiore numero di persone possibili per far comprendere la gravità della situazione.
Durante tutti questi appuntamenti, sarà anche possibile firmare la petizione della campagna #bastapfas, in cui si chiede al Ministero della salute e a quello dell’ambiente una legge che imponga limiti normativi ai Pfas nelle falde e una limitazione allo scarico. Si richiede anche che gli acquedotti contaminati da Pfas vengano al più presto allacciati a fonti di approvvigionamento non inquinate.