Con “Corri-Amo le Scalcerle” Thiene marcia per l’Unicef

Thiene – Fare sport per fare solidarietà è un sottotitolo che ben si addice all’evento “Corri-Amo le Scalcerle”, una marcia non competitiva di cinque chilometri proposta per domenica 23 aprile proprio dalle scuole elementari di piazza Pietro Scalcerle, a Thiene, per sostenere il progetto dell’Unicef “Bangladesh: proteggere i bambini lavoratori e di strada”.
Da una ventina d’anni l’istituto thienese è ambasciatore Unicef e proprio per supportare le iniziative di questa agenzia dell’Onu che si occupa di tutelare e promuovere i diritti di bambini e adolescenti in tutto il mondo, ogni anno lancia delle iniziative di solidarietà. “Nel 2017 – ha spiegato Giulia Gresele, maestra elementare – abbiamo deciso di proporre una marcia, così da coniugare l’aspetto della solidarietà con la richiesta dell’ufficio scolastico regionale di promuovere attività sportive di vario genere per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di praticare sport”.
Venendo alle informazioni pratiche, la marcia di domenica è aperta a tutti e la partenza è fissata per le 9 dal cortile delle Scalcerle, dove, già dalle 8 si potranno acquistare, con un’offerta libera, i tagliandi di partecipazione. Il percorso toccherà il centro storico, ma anche la zona dei Cappuccini, per poi tornare al punto di partenza. Qui i marciatori troveranno ad accoglierli gli sbandieratori Alfieri della Regina di Piovene Rocchette. Due i ristori previsti, uno a metà del tragitto e l’altro all’arrivo.
“L’iniziativa Corri-Amo le Scalcerle – ha sottolineato il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Thiene, Francesco Crivellaro – chiama a raccolta la cittadinanza con l’intento di far convivere l’aspetto della solidarietà, dell’attenzione per l’altro, con quelli dello stare assieme e del movimento per la salvaguardia della salute”.
“Da tempo – ha spiegato Teresa Maria Getrevi, responsabile provinciale dell’Unicef – la sezione di Vicenza sostiene il progetto Bangladesh, finanziando una Casa per bambini di strada, che si occupa di fornire un aiuto ai moltissimi bambini, circa un milione, che in quel paese sono costretti a vivere per strada e a lavorare fin da piccolissimi, perché le loro famiglie non sono in grado di mantenerli”.
“E’ importante – ha concluso, Getrevi illustrando le modalità di intervento dell’Unicef – aiutare le popolazioni ad emergere, ma è fondamentale che siano loro stesse a diventare protagoniste del loro sviluppo, altrimenti si genera un’assistenza che durerà in eterno”.
Ilaria Martini