E’ oramai attivata in ogni sua componente la macchina di aiuti della Regione Veneto che, fin dalle prime ore del mattino, il presidente Luca Zaia, supportato dall’assessore Gianpaolo Bottacin e dai tecnici regionali, ha messo a disposizione del Dipartimento nazionale della Protezione civile per contribuire ai soccorsi alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma. Per quanto riguarda la parte sanitaria, su richiesta del Dipartimento nazionale, è partito per Rieti l’elicottero del Suem 118 di Padova, con un equipaggio completo di anestesista rianimatore che fa base all’aeroporto reatino per contribuire al recupero e al trasporto dei feriti.
Da Venezia è partita la squadra Urban Search And Rescue composta da vigili del fuoco e sanitari (un medico e un infermiere formati per intervenire in situazioni catastrofali) del Suem 118. La Sanità veneta è pronta anche per eventuali necessità di ricovero: sono stati infatti messi a disposizione 10 posti letto di terapia intensiva e il numero eventualmente necessario di letti di degenza. 300 sacche di sangue sono pronte a partire, se necessario, dal Centro trasfusionale regionale.
Dal punto di vista delle azioni di protezione civile, sono state inviate, e sono sul posto, nove unità cinofile specializzate nella ricerca delle persone, ed è stata allestita una colonna mobile in grado di realizzare un campo base totalmente indipendente con tende, servizi igienici, cucine, per 250 persone. I tecnici della Protezione civile del Veneto hanno concluso da poco una videoconferenza con il Dipartimento Nazionale, dal quale si attendono indicazioni su dove e quando inviare la struttura mobile. Due tecnici delle Province (uno di Belluno e uno di Verona) sono invece già partiti perché richiesti di coadiuvare le centrali operative del Lazio e delle Marche e saranno presto inviate anche unità dotate di geofoni per la ricerca di persone