E’ stata alta, secondo la Fp di Cgil Vicenza, l’adesione all’odierno sciopero nazionale di ventiquattro ore dei lavoratori dei Servizi di igiene ambientale, che sono scesi in piazza, in presidio davanti a prefetture e comuni. In alcune aziende di Vicenza, ad esempio la partecipazione media è stata superiore al 90%. Oggetto dell’agitazione, promossa da Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel, la rivendicazione del rinnovo del contratto nazionale, scaduto da due anni e mezzo.
“Le segreterie nazionali – sottolinea una nota diramata in proposito dal segretario di FP Cgil di Vicenza e provincia, Agostino Di Maria – esprimono grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero e, consapevoli del consenso che il progetto sindacale per il settore ha tra i lavoratori, saranno ancor più determinate nel raggiungere l’obiettivo del rinnovo contrattuale. Anche in difesa della libertà e della democrazia sui posti di lavoro”.
“I nodi centrali del rinnovo, – continua la nota – hanno a che fare con il salario, con le tutele e le garanzie per i lavoratori del settore in caso di cambi di appalto, con il miglioramento delle loro condizione di salute e di sicurezza e, per finire, con il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini”.
“Si tratta di punti che la controparte derubrica, in un tentativo vano di contrapporre lavoratori e cittadini. In questi due anni e mezzo di attesa, i lavoratori del settore dell’igiene ambientale hanno fatto sacrifici, nonostante l’atteggiamento della controparte, il contratto scaduto e la mancanza di investimenti sul servizio e sulle condizioni di lavoro”.
“Forse le imprese – continuano Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel – dimenticano che chiedono sempre più soldi ai cittadini per raccogliere e smaltire rifiuti, mentre se ne producono sempre meno. Infatti, a fronte di un aumento, negli ultimi anni, del 55% della tassa sui rifiuti la produzione di immondizia è calata dell’11% e le retribuzioni sono cresciute solo del 5%. All’aumento dei costi contribuiscono anche le esternalizzazioni che, tra l’altro, hanno peggiorato le condizioni dei lavoratori. Il tutto a vantaggio di cooperative senza scrupoli, contro le quali il sindacato si batte e si batterà sempre”.