Arte, Cultura & Spettacoli

Thiene, la biblioteca ospita “L’opera dei mendicanti”

Domani sera, alle 20.30, i giardini di Palazzo Cornaggia, sede della biblioteca civica di Thiene faranno da cornice allo spettacolo “L’opera dei mendicanti”, liberamente ispirata a “The beggar’s opera” di John Gay. Si tratta di un evento ad ingresso libero portato sulla scena dal gruppo di ricerca teatrale, Laboratorio Birnam, e patrocinato dall’assessorato alla cultura del Comune. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà all’interno.

La compagnia del mendicante mette in scena uno spettacolo corale in cui i piani narrativi si mischiano e si confondono. Falsi mendicanti recitano la parte di mendicanti ancora più falsi, criminali impersonano poliziotti corrotti e le prostitute fanno le fanciulle innamorate. Nell’Opera si narra la storia di Macheat, un abile truffatore conosciuto come Mackie Messer, e di quella volta in cui sposò segretamente Polly, la figlia del suo capo, il signor Peachum, il protettore di tutti i mendicanti e truffatori della città.

“Mackie Messer – racconta una nota di presentazione dello spettacolo – è uno che fa il doppio gioco e il signor Peachum non ha alcuna intenzione di dividere con lui il suo potere, quindi decide di farlo arrestare. Ci riesce grazie alla complicità con il capo, corrotto, della polizia, Lockit, e al tradimento delle prostitute da cui Mackie si rifugia abitualmente. Macheat, però, riesce ad evadere dalla prigione, grazie all’aiuto di Lucy, la figlia del capo della polizia, che per tenerlo legato a sé, finge di essere incinta. Catturato di nuovo, Macheat viene condannato a morte, ma poi…”

Per quanto riguarda invece l’allestimento della rappresentazione, la messa in scena si inserisce in una cornice reale. La compagnia dei mendicanti, infatti, si raggruppa in una piazza per fare il suo spettacolo, senza spazi organizzati, impianti audio, luci o altro, ma solo con la forza evocativa dei corpi e delle voci degli attori accompagnati da una chitarra e da un cajon. Le scene si spostano nello spazio della città, obbligando il pubblico a seguire la compagnia nella sua grottesca rappresentazione, che come uno specchio deformante restituisce l’immagine di un mondo insensato, surreale e balordo, ma davvero attuale.

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