Ulss 5, Arzignano e Valdagno divisi sul punto nascite

C’è fermento nella Ulss 5 Ovest Vicentino, ora accorpata a quella di Vicenza e guidata dal commissario Giovanni Pavesi, responsabile di entrambe. Si discute e ci si divide soprattutto sui punti nascite di Arzignano e Valdagno, destinati ad essere riuniti in una sola struttura, con Valdagno che lo perderà a favore dell’ospedale arzignanese Cazzavillan. La decisione è stata presa a maggioranza dalla conferenza dei sindaci, che per altro si è spaccata ed i rappresentanti dei i comuni di Valdagno, Recoaro, Brogliano e Castelgomberto hanno abbandonato polemicamente la riunione.
Ma quello dei punti nascite non è il solo argomento sul tappeto. C’è anche la questione del reparto di ortopedia di Montecchio Maggiore, costretto a trasferirsi in uno spazio alternativo a causa del cantiere per la costruzione del nuovo ospedale. L’ipotesi è quella di trasferirlo a Valdagno per alcuni anni, fino alla fine dei lavori. Ed anche su questo c’è divisione, con Valdagno che avrebbe preferito mantenere il punto nascite ed ha proposto di spostare invece il reparto di ortopedia dell’ospedale castellano ad Arzignano.
Insomma, una bella matassa imbrogliata da gestire per il manager della sanità vicentina, per altro insediatosi da relativamente poco tempo. Ed anche una decisione amara da buttar giù per alcune amministrazioni comunali, anche perché i servizi sanitari hanno davvero un’importanza fondamentale per la vita dei cittadini, nel bilancio economico di una regione e di un territorio e nel decretare il successo o meno di una amministrazione pubblica.
Quanto bolle in pentola infine coinvolge non poco anche i lavoratori della sanità di quelle zone e non poteva mancare quindi una presa di posizione da parte sindacale. E’ la Funzione pubblica della Cgil infatti ad intervenire oggi, con il segretario provinciale Giancarlo Puggioni che sulla questione chede a Pavesi di convocare in tempi rapidi le organizzazioni sindacali per avere un confronto.
“Il personale sanitario della Ulss 5 – sottolinea Puggioni -, fortemente preoccupato per l’assenza di adeguate informazioni, vuole conoscere e confrontarsi nel merito di un piano di riorganizzazione dei reparti che potrà comportare mobilità del personale, riflessi sull’organizzazione dei turni di lavoro e della programmazione delle ferie nei reparti coinvolti, ma con possibili riflessi anche sugli altri reparti. È molto grave che politici ed amministratori locali decidano ancora una volta senza aver sentito prima il personale della Ulss. I cittadini devono sapere che su queste decisioni i lavoratori e la Fp Cgil non sono d’accordo nel merito e nel metodo. Va aperto un confronto vero: sono a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori”.