Il clamoroso voltafaccia del presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, segue a stretto giro l’impegno del governo a rinnovare la concessione dell’Autobrennero. E’ dunque verosimile che sia avvenuto uno scambio. Cioé, é verosimile che il rinnovo dell’A22 sia subordinato all’accettazione, da parte della Provincia di Trento, della Valdastico Nord. La questione non é secondaria, perché questo modo di fare si chiamerebbe “ricatto”. Peraltro perpetuato a svantaggio della comunità di Trento ma anche e soprattutto dell’ambiente, degli automobilisti e dei contribuenti del Veneto.

Il rinnovo senza gara della concessione dell’A4 Padova-Brescia, come peraltro dell’autobrennero, avviene a tutto vantaggio dei concessionari, che ricordo per la A4 Holding essere addirittura al 67,77% partecipati da privati. I concessionari non dovranno dunque confrontarsi con altri “aspiranti” al ruolo. Quindi, ragionevolmente in ultima istanza, non dovranno rinunciare ad una fetta cospicua dei propri guadagni, che in un paese “normale” sarebbero dovuti andare invece nelle tasche dei cittadini, o quantomeno nelle casse dello Stato.
L’auspicio é che non vengano chiamati a costruire quest’opera quegli stessi soggetti indagati per disastro ambientale. Mi riferisco ai presunti responsabili degli interramenti di scarti industriali tossico nocivi sotto il manto stradale della Valdastico Sud. Se sbagliare é umano, qui ci troveremmo di fronte ad un fare diabolico. E purtoppo ci siamo ormai abituati a vedere che al peggio, non c’é mai limite.
Senatore Enrico Cappelletti – Movimento 5 Stelle