Firmato l’accordo per il Centro equestre di Caldogno

E’ stato firmato ieri dalla Regione del Veneto – lo ha fatto il dirigente dell’Urbanistica, Vincenzo Fabris, – dal sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro e dall’amministratore delegato di Askoll S & J, Alessia Marioni, l’accordo di programma per la realizzazione dell’Equus Dome, più semplicemente Centro equestre di Caldogno. Nell’accordo è scritto che il centro sarà un impianto con un’arena coperta e due scoperte, che ospita fino a 500 cavalli in altrettanti box fissi e tremila persone sugli spalti e altre duemila nel parterre. Vi saranno anche un bar, un ristorante e altre attività collaterali tra cui la club house e una biblioteca che sarà a disposizione di tutti. Previsto anche un impianto di depurazione per trattare i liquami delle stalle.

Da segnalare che il centro sarà aperto al pubblico, così come il parco di 60 mila metri quadrati. A pagamento saranno solo le gare internazionali o eventuali concerti o spettacoli che si svolgeranno all’interno. L’accordo che riporta in allegato un numero notevole di documenti di tipo amministrativo e urbanistico, oltre ai progetti di massima della struttura. C’è anche una fideiussione di 100 mila euro versata dal privato a garanzia della realizzazione del progetto.
“Si tratta di una realtà – ha commentato il sindaco di Caldogno, Marcello Vezzaro, – che porterà sviluppo al nostro territorio. Oggi, finalmente, abbiamo fatto un passo avanti importante, e tra dieci giorni pubblicheremo l’accordo sull’albo pretorio di Comune di Caldogno e presso la Provincia di Vicenza. Poi coloro che vorranno presentare osservazioni avranno venti giorni di tempo”. Poi interverrà di nuovo la conferenza dei servizi di palazzo Linetti, a Venezia, sede della sezione Urbanistica della Regione del Veneto, che valuterà l’ammissibilità delle osservazioni.
“Se tutto andrà bene – ha aggiunto il sindaco – ratificheremo l’accordo di programma in consiglio comunale nel giro di un paio di mesi. Il presidente della Regione del Veneto dovrà quindi emettere un decreto per validare l’accordo stesso, ma in tre mesi dovremo chiudere la partita amministrativa. Ed a quel punto il gioco passerà ai proprietari del terreno”.
E’ infine previsto che la progettazione e la realizzazione dell’opera saranno seguiti da un collegio di vigilanza, nominato da Comune e Regione, che avrà il compito di controllare il rispetto degli obblighi della convenzione. La proprietà dovrà presentare al comune una fideiussione per 1,3 milioni di euro a garanzia della realizzazione di tutte le opere di interesse pubblico: piste ciclabili, marciapiedi, modifiche della viabilità esistente e altri interventi di urbanizzazione.