Pedemontana Veneta, M5S: guadagno o buon servizio?

E’ una storia un po’ “all’italiana” quella della costruzione della superstrada Pedemontana Veneta? Il dubbio viene leggendo quanto il Movimento 5 Stelle scrive in proposito, e soprattutto per le iniziative che prende. E’ il senatore pentastellato Enrico Cappelletti a gettare il sasso nello stagno, con una interrogazione parlamentare il cui scopo è quello di “fare chiarezza sugli enormi interessi privati che girano intorno alla realizzazione di questa grande opera”.

Di cosa si tratta esattamente? E’ presto detto: sembra che alcuni aspetti del progetto della nuova superstrada, ed in particolare i punti che riguardano le opere viarie complanari, tengano soprattutto d’occhio il futuro guadagno di chi gestirà la Pedemontana, anche a scapito del servizio offerto. Sai che novità, direte voi… Tuttavia ci piacerebbe che il Bel Paese fosse come le altre grandi nazioni sviluppate, dove di norma si costruiscono opere che funzionano davvero.
Comunque, venendo a spiegare un po’ meglio, Cappelletti, in una nota in cui annuncia e descrive la sua interrogazione parlamentare, ricorda in premessa che “la superstrada Pedemontana Veneta distrugge buona parte della viabilità preesistente, sostituendosi ad essa e obbligando il traffico a sopportare elevati costi di pedaggio. Per la viabilità locale dovrebbero, per questo, sorgere opere compensative, complanari, per compensare appunto la distruzione delle opere di viabilità locale”.
Secondo il senatore, che a questo punto entra nel merito, queste opere compensative, che per altro il Comune di Breganze chiede di migliorare, sarebbero state “progettate male, affatto funzionali, in modo da disincentivarne l’utilizzo, al fine di veicolare, per quanto possibile, tutto il traffico, benché locale, sulla superstrada a pedaggio. A questo riguardo, non può non sollevare sconcerto – continua Cappelletti – prendere atto delle parole del Commissario straordinario alla Pedemontana Veneta, Silvano Vernizzi, messe nero su bianco in una missiva al presidente della Regione, Luca Zaia”.
“Secondo Vernizzi – è ancora Cappelletti a parlare – la progettazione di complanari migliorative sotto l’aspetto funzionale, ‘avrebbe comportato una riduzione del traffico transitabile sulla Pedemontana, esponendo la Regione ad una significativa richiesta di ristoro economico da parte del Concessionario’. Se infatti le opere viarie compensative fossero funzionali al loro scopo, sottrarrebbero traffico alla Pedemontana. In tal caso occorrerebbe considerare, scrive ancora Vernizzi, una compensazione economica a favore della concessionaria, a causa delle attese riduzioni di traffico”.
“In altre parole, – conclude Cappelletti – con la Pedemontana Veneta si distruggono chilometri della viabilità esistente e si realizzano al loro posto opere viarie compensative progettate per non essere funzionali, al fine di evitare che il traffico locale possa riversarsi nelle complanari, andando così a sottrarre preziosi pedaggi alla superstrada”.
Una assurda situazione, dunque, per il senatore del Movimento 5 Stelle che, preso anche atto del silenzio del presidente della Regione, si rivolge direttamente al Presidente del Consiglio e al Ministro dei Trasporti affinché si faccia “chiarezza sullo sbilanciamento di vantaggi privati e pubblici, ci si adoperi per limitare l’impatto ambientale dell’opera e si verifichi il rispetto dei principi costituzionalmente previsti per l’agire amministrativo”.