Libri, quel ponte a Cismon del Grappa

Un piccolo Comune dell’estremo nord vicentino, ai confini con il Trentino, è al centro del nuovo libro dello storico e ricercatore berico Giuseppe Versolato. Con I ponti di Cismon del Grappa – Operazione Blockade (Aviani Editore, Udine) Versolato, già autore di numerose pubblicazioni, racconta la storia dei bombardamenti aerei degli alleati in Valbrenta dal novembre 1944 all’aprile 1945.
Cismon del Grappa è un piccolo paese in Valsugana, situato sull’mportante via di comunicazione stradale fra Vicenza, Bassano del Grappa e Trento e attrraversato da una superstrada e da una linea ferroviaria ad un solo binario. Ma se la strada ha oggi un’importanza primaria per il collegamento fra il Veneto e il Trentino, la ferrovia è invece uno dei tanti rami secchi della nostra rete. Tuttavia nel secolo scorso non era così, specialmente durante la Grande Guerra e la Seconda Guerra Mondiale. Proprio in quest’ultimo periodo prende l’avvio la storia, perchè la linea era considerata da entrambe le parti belligeranti un’importante scorciatoia per arrivare a Trento e al confine del Brennero e dunque un nodo cruciale per gli spostamenti delle truppe e del materiale bellico.
“Uno dei punti più delicati della linea era il ponte ferroviario che passava, come oggi, proprio sopra l’ampia distesa della foce del torrente Cismon e l’abbattimento di quel viadotto ferroviario voleva dire bloccare parte dell’importante traffico militare da e per l’Austria e la Germania – scrive Versolato – . I tedeschi fecero un uso massiccio di questa linea, in particolar modo per il trasporto delle truppe, gli equipaggiamenti e i mezzi militari. Inoltre, nelle parti più anguste della valle la ferrovia corre per ampi tratti in tunnel, comodi rifugi durante gli attacchi aerei. Gli alleati conoscevano l’importanza di questo ponte e per questo cercarono di distruggerlo in tutti i modi, in quaranta giornate di bombardamneti, senza tuttavia mai riuscirci prorio per la difficoltà di colpire un bersaglio così difficile situato in una stratta gola tra lemontagne”.
Ma al di là delle operazioni militari, l’attenzione dell’autore si concetra sulla popolazione civile dei residenti. “Quel ponte era diventato l’incubo dei poveri abitanti di Cismon. A fianco di quello ferroviario c’era quello stradale, meno importante dal punto di vista bellico, ma gli alleati dedicarono anche a questo viadotto qualche missione. I tedeschi in paese avevano in servizio un numeroso gruppo d’operai italiani alle dipendenze della famosa Organizzazione Todt giusto per provvedere celermente ai danni causati dall’aviazione alleata.

In altre parole quello che era bombardato di giorno era prontamente riparato dalle squadre della Todt durante la notte. L’inferno dei bombardamenti, la guerra dei Ponti di Cismon si scatenò per la prima volta il 5 novembre 1944 con un bilancio sanguinosissimo: 51 morti e un centinaio di feriti, gran parte di questi lavoratori della Todt. Dell’avvenimento fu cronista all’epoca, con dovizia di particolari, il parroco di Cismon, don Francesco Caron, che documentò le varie azioni alleate”.
Giuseppe Versolato, nato a Vicenza dove risiede, è un appassionato della storia dell’aviazione con particolare riferimento al territorio vicentino e del restauro aeronautico museale. È autore di molti libri: Ali su Vicenza (1966), Bombardamenti aerei degli Alleati nel Vicentino (2001), C’era una volta un aeroporto – Un ricordo fotografico dell’Aeroporto Militare Tommaso Dal Molin di Vicenza (2009), Coautore di Il caso McAllister (2001) con Maurizio Dal Lago. Bombs Away! – Il bombardamento alleato sul Quartier generale tedesco di Recoaro (2010) con Maurizio Dal Lago, Franco Rasia, Giorgio Trivelli e Luca Valente. Sempre per Aviani ha pubblicato di recente Tommaso Dal Molin, un eroe da non dimenticare, biografia dell’aviatore vicentino e della sua straordinaria partecipazione alla Coppa Schneider nel 1929.
Salve.
Interessato al forte Tombion volevo chiedere se in questo libro viene narrata la distruzione avvenuta nel 1944, ad opera di partigiani guidati da un cismonese, della porzione di edificio-galleria del forte Tombion, grazie.